lunedì 27 giugno 2011

Zapruder 25 – La patria tra le nuvole. Il Risorgimento a fumetti.

È da poco uscito in tutte le librerie che abbiano un reparto dedicato alle riviste (ma non i rotocalchi fashion che vi piace leggere dal barbiere o dal dentista) il numero 25 di Zapruder, rivista di studi storici molto attenta al presente e caratterizzata da uno sguardo trasversale sul mondo, la storia e le fonti.

Questo venticinquesimo numero, che con coraggio sceglie di affrontare il tema del Risorgimento italiano a partire dal fumetto. Ok, non c’era una produzione a fumetti all’epoca, e infatti i vari contributi si concentrano sul significato del Risorgimento nella produzione seguente, in relazione a momenti topici della storia italiana. Trovate tutti i dati relativi ai contributi a questo link: http://www.storieinmovimento.org/index.php?sezione=1

Accade che in tutto questo compaia anche un mio intervento, scritto a quattro mani e a due accette con Gianluca Maestri, egli che è in grado di suonarvele senza muovere un dito, semplicemente argomentando; intervento che ruota attorno a un capolavoro dell’errore a trecentosessanta gradi intitolato Storia della Lombardia a fumetti, più volte bastonato da stampa e politica, accusato di revisionismo della storia d’Italia in salsa leghista, nonché ricettacolo dell’errore.
Quello che ci premeva, tuttavia, era usare questo fumetto come documento per poter leggere una faccia dell’Italia attuale.
Ci siamo riusciti? Egregiamente.
È stato facile? Più si che no.
È un buon saggio? È un gran saggio, e dovreste leggerlo. Quindi ora alzatevi dalle vostre sedie ergonomiche e catapultatevi con garbo in una libreria a comprare una copia [lo trovate anche in biblioteca, ma in questo caso fate pietà].

giovedì 9 giugno 2011

Cosa fai questo weekend?

Sabato 11 e domenica 12 giugno a Parma, e più precisamente al Parco Eridania, si terrà la quarta edizione di ParmaFantasy, che per la prima volta presenterà una vasta area dedicata al fumetto. Oltre agli stand degli editori ci saranno mostre, incontri con gli autori, session di firme e sketch e conferenze. Una partenza a vele spiegate verso il futuro (per citare Michael Moorcock e farvi sentire un po’ più ignoranti), che mi vede al timone di tre conferenze.

Nella fattispecie mi troverò:

- Sabato 11, dalle ore 16:00 alle ore 17:00, alla Sala Fenice con le giovani promesse italiane per Marvel chiama italia; con me ci saranno Elia Bonetti, Mirco Pierfederici, Marco Santucci, Matteo Scalera e Alessandro Vitti.

- Domenica 12, dalle ore 11:00 alle ore 12:00, sempre alla Sala Fenice, io e Luca Enoch vi parleremo di Hit Moll (e non solo); più lui che io, in effetti.

- Domenica 12, di nuovo, dalle ore 15:00 alle ore 17:00, alla Sala Idra, farò da spalla a Giuseppe Camuncoli che racconterà ai presenti vita, morte e miracoli.

Comunque QUI trovate tutto il programma dell’area comics, ci sono un sacco di cose interessanti da seguire e da vedere. Se poi proprio non riuscite a fare a meno di me sapete dove trovarmi.

E non vi dimenticate il referendum!

martedì 7 giugno 2011

ANTIFA!nzine 1

È un periodo che bisogna prendere delle boccate d’aria crasse, che poi non sai quando riesci a riemergere. Avrei voluto farlo molto prima, quando ancora ANTIFA!nzine 1 doveva essere presentato e pubblicato, perché io posso, c’ho i poteri. Mi sa tanto, però, che questa volta i poteri non han tenuto conto della riserva d’aria, e allora eccomi qui a rimediare come posso, forte dell’onda lunga.



Il primo numero di ANTIFA!nzine è parecchio divertente da leggere.
Il primo numero di ANTIFA!nzine è parecchio deprimente da leggere.
Dipende dalle modalità di approccio. La maggiorparte delle storie considerano in chiave satirica, cito, “quelle realtà razziste, xenofobe o esplicitamente neofasciste che infestano i nostri territori e che vorrebbero imporre i loro ‘valori’ a forza di aggressioni ai danni di militanti di sinistra, studenti e migranti”. Il risultato è che ne parlano, ne mettono a nudo i problemi, ti fanno vedere in che razza di mondo viviamo. Già. Ti fanno vedere in che razza di mondo viviamo. E qui subentra la depressione. Perché mette a nudo la situazione in cui siamo costretti a (soprav)vivere.

Come in ogni testata antologica, questo primo numero di ANTIFA!nzine ha i suoi alti e bassi, stilistici e narrativi, ma fa il suo dovere nel puntare il dito e dire che c’è qualcosa che non va, e che è grosso, e scomodo. È troppo facile cadere nella retorica parlando di fascismo, razzismo e xenofobia; son cose che si commentano da sole. Sarebbe troppo facile, dal lato opposto, accusare le storie (o analisi, o considerazioni… già tutto assume una sfumatura differente) a fumetti contenute in questa quarantina di pagine di essere banale propaganda scritta male e disegnata peggio; si disse qualcosa simile per La Ministronza di Spataro, no? Ecco, no… il livello, seppur come s’è detto discontinuo, è buono, in certi casi alto, in certi casi profondo. A volte molto diretto (come nel contributo di Alex Tirana e in quello di Alessio Spataro) altre più velatamente diretto (ZeroCalcare, Stefano Misesti) altre ancora più propriamente narrativo (Gianluca Romano, Toni Bruno) e personale (Claudio Calia).
Gli stili grafici sono molto spesso funzionali ai contenuti e al tono con cui questi vengono raccontati; si ottiene così una discontinuità di tratto e di intenti narrativi, ognuno messo a fuoco su un aspetto differente di una situazione comune. Quello che tutti i contributi hanno veramente in comune è il radicarsi ad una situazione reale, l’emergere da un’esigenza di cambiamento che spinge da troppo tempo. Perché - e cito la chiusa della storia di Gianluca Romano – Io lo so che una volta questa era una nazione e non un circo di pupazzi…

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ANTIFA!nzine 1 (2011, Corto Comics, 48 pagine in bianco e nero, spillato, € 5.00).
Sceneggiatura e disegni di Alex Tirana, Toni Bruno, Stefano Misesti, Claudio Calia, Gianluca Romano, Zerocalcare, Alessio Spataro.